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domenica 16 ottobre 2011

CERCASI CON URGENZA OPERATORI PER CUSTOMER SERVICE DA CASA

CERCASI CON URGENZA OPERATORI PER CUSTOMER SERVICE DA CASA

STIPENDIO FISSO
PART-TIME € 500 NETTI MENSILI (14 GIORNI DI FERIE PAGATE)
FULL-TIME € 1000 NETTI MENSILI (28 GIORNI DI FERIE PAGATE)
PERMESSI RECUPERABILI

3 SETTIMANE FORMAZIONE RETRIBUITE
2 MESI DI PROVA RETRIBUITI
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CHIAMA 3476751105
Astenersi i perditempo.

Requisiti richiesti:

1) Diploma Media Inferiore o superiore
2) Buona Dialettica
3) Connessione Adsl Flat (no chiavette)
4) Pc o notebook
5) Linea telefonica fissa
6) Disponibilità di lavorare da casa

(NO CONTRATTI! NO PROVVIGIONI! NO VENDITA!)

__________________________________________

Cosa è il Telelavoro da Casa ?

In Italia la diffusione del telelavoro è minore rispetto agli altri Stati
europei. L'anno scorso il nostro Paese contava soltanto 800 mila
telelavoratori, cioè persone che svolgono, in tutto o in parte, la loro
attività lavorativa a casa o «da remoto», in un luogo diverso dalla sede
aziendale. Nel 2007 erano 700 mila, pari al 3,2% del numero totale di
occupati. Un numero in crescita, si stima del 7,1% in media nel periodo
2007/2011, ma pur sempre di molto inferiore al resto d'Europa. Basti pensare
che in Finlandia, Olanda e Svezia più di un lavoratore su quattro è in remote
working (27,6%), nel Regno Unito, in Germania e in Danimarca quasi una persona
su cinque (17,8%), mentre nei Paesi mediterranei (Francia, Spagna e Italia) il tasso
di penetrazione medio nel 2007 era del 4,5%. Eppure l'Unione Europea favorisce
questa modalità di lavoro e dal 2002, anno in cui è stato raggiunto un accordo quadro
sul telelavoro, fa pressione sui Paesi membri affinché lo diffondano. Nel giugno
del 2004 in Italia è stato firmato un accordo interconfederale, siglato da Confindustria,
sindacati compatti e altre 19 associazioni imprenditoriali, che dà la possibilità, ma
non il diritto o l'obbligo, di lavorare da casa, garantiti e tutelati allo stesso modo dei lavoratori in ufficio.



martedì 4 ottobre 2011

CERCHIAMO CON URGENZA UNA PROMTOER DONNA PER GENOVA LIBERA I SABATI

Pubblicato il 04/10/2011 alle ore 09:49

CERCHIAMO CON URGENZA UNA PROMOTER DONNA, MASSIMO 30 ANNI, DI BELLA PRESENZA E SVEGLIA, DISPONIBILE A LAVORARE PRESSO UN SUPERMERCATO DI GENOVA I GIORNI 7-8CER OTTOBRE.
CHIEDIAMO UN MINIMO DI ESPERIENZA COME PROMOTER PER ATTIVITA' PROMOZIONALI.
SE SIETE INTERESSATE INVIATE UN CURRICULUM CON FOTO.
GRAZIE

 


sabato 10 settembre 2011

CERCASI CON URGENZA OPERATORI PER CUSTOMER SERVICE DA CASA

CERCASI CON URGENZA OPERATORI PER CUSTOMER SERVICE DA CASA

STIPENDIO FISSO
PART-TIME € 500 NETTI MENSILI
FULL-TIME € 1000 NETTI MENSILI
28 GIORNI DI FERIE PAGATE ANNO
PERMESSI RECUPERABILI

2 MESI DI PROVA RETRIBUITI
FORMAZIONE SPECIALIZZATA ON-LINE
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CHIAMA 3476751105
Astenersi i perditempo.

Requisiti richiesti:

1) Diploma Media Inferiore o superiore
2) Buona Dialettica
3) Connessione Adsl Flat (no chiavette)
4) Pc o notebook
5) Linea telefonica fissa
6) Disponibilità di lavorare da casa

(NO CONTRATTI! NO PROVVIGIONI! NO VENDITA!)

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Cosa è il Telelavoro da Casa ?

In Italia la diffusione del telelavoro è minore rispetto agli altri Stati
europei. L'anno scorso il nostro Paese contava soltanto 800 mila
telelavoratori, cioè persone che svolgono, in tutto o in parte, la loro
attività lavorativa a casa o «da remoto», in un luogo diverso dalla sede
aziendale. Nel 2007 erano 700 mila, pari al 3,2% del numero totale di
occupati. Un numero in crescita, si stima del 7,1% in media nel periodo
2007/2011, ma pur sempre di molto inferiore al resto d'Europa. Basti pensare
che in Finlandia, Olanda e Svezia più di un lavoratore su quattro è in remote
working (27,6%), nel Regno Unito, in Germania e in Danimarca quasi una persona
su cinque (17,8%), mentre nei Paesi mediterranei (Francia, Spagna e Italia) il tasso
di penetrazione medio nel 2007 era del 4,5%. Eppure l'Unione Europea favorisce
questa modalità di lavoro e dal 2002, anno in cui è stato raggiunto un accordo quadro
sul telelavoro, fa pressione sui Paesi membri affinché lo diffondano. Nel giugno
del 2004 in Italia è stato firmato un accordo interconfederale, siglato da Confindustria,
sindacati compatti e altre 19 associazioni imprenditoriali, che dà la possibilità, ma
non il diritto o l'obbligo, di lavorare da casa, garantiti e tutelati allo stesso modo dei lavoratori in ufficio.



domenica 4 settembre 2011

CERCASI CON URGENZA N.130 OPERATORI CALL CENTER DA CASA.

CERCASI CON URGENZA N.130 OPERATORI CALL CENTER DA CASA.

STIPENDIO
PART-TIME € 500 NETTI MENSILI
FULL-TIME € 1000 NETTI MENSILI
28 GG. DI FERIE PAGATE ANNO
PERMESSI RECUPERABILI

2 MESI DI PROVA RETRIBUITI
FORMAZIONE SPECIALIZZATA ON-LINE
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO

INBOUND/OUTBOUND

ULTERIORI INFO CHIAMA 3476751105
Astenersi i perditempo.

Requisiti richiesti:

1) Diploma Media Inferiore o superiore
2) Buona Dialettica
3) Connessione Adsl Flat (no chiavette)
4) Pc o notebook
5) Linea telefonica fissa
6) Disponibilità di lavorare da casa

_________________________________________

Cosa è il Telelavoro da Casa ?

In Italia la diffusione del telelavoro è minore rispetto agli altri Stati
europei. L'anno scorso il nostro Paese contava soltanto 800 mila
telelavoratori, cioè persone che svolgono, in tutto o in parte, la loro
attività lavorativa a casa o «da remoto», in un luogo diverso dalla sede
aziendale. Nel 2007 erano 700 mila, pari al 3,2% del numero totale di
occupati.
Un numero in crescita, si stima del 7,1% in media nel periodo 2007/2011, ma
pur
sempre di molto inferiore al resto d'Europa. Basti pensare che in Finlandia,
Olanda e Svezia più di un lavoratore su quattro è in remote working (27,6%),
nel Regno Unito, in Germania e in Danimarca quasi una persona su cinque
(17,8%), mentre nei Paesi mediterranei (Francia, Spagna e Italia) il tasso
di
penetrazione medio nel 2007 era del 4,5%.
Eppure l'Unione Europea favorisce questa modalità di lavoro e dal 2002, anno
in cui è stato raggiunto un accordo quadro sul telelavoro, fa pressione sui
Paesi membri affinché lo diffondano. Nel giugno del 2004 in Italia è stato
firmato un accordo interconfederale, siglato da Confindustria, sindacati
compatti e altre 19 associazioni imprenditoriali, che dà la possibilità, ma
non
il diritto o l'obbligo, di lavorare da casa, garantiti e tutelati allo
stesso
modo dei lavoratori in ufficio.